La realtà virtuale riduce il dolore nel 40% dei casi

La realtà virtuale riduce il dolore nel 40% dei casi

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Nell'ambito della Game Developers Conference (GDC 2019), il neuroscienziato di New York David Putrino ha presentato uno studio da lui condotto e dimostrando i benefici della realtà virtuale contro il dolore. Secondo questo studio, la realtà virtuale lo rende possibile ridurre il dolore del paziente in dieci minuti con una percentuale di successo del 40%. In confronto, gli oppiacei e altri analgesici più tradizionali funzionano solo il 30% delle volte.



I test si basano su un trattamento sperimentale di realtà virtuale somministrato da David Putrino e dal suo team ai suoi pazienti. Questo trattamento si basa in gran parte sulla neuroplasticità, vale a dire la capacità dei neuroni nel cervello umano di cambiare e rimodellarsi se danneggiati.

Più specificamente, questo trattamento si basa sui neuroni specchio che ci permettono di imitare gli altri o di capire ciò che ci circonda. Studi precedenti hanno dimostrato che quando una persona che soffre di dolore è sufficientemente distratta dal suo ambiente e quell'ambiente la incoraggia a usare la parte del corpo che gli causa dolore, la persona può essere in grado di usare quella parte del corpo senza provare dolore .

Un gioco in realtà virtuale permette al giocatore di dimenticare il suo dolore

La realtà virtuale riduce il dolore nel 40% dei casi

In questo caso, il paziente è distratto da un mini videogioco in realtà virtuale che richiede l'uso del proprio corpo. Tuttavia, Putrino chiarisce che non è necessariamente necessario immergere il paziente nella VR. Un videogioco 2D può fare il trucco, a condizione che la tecnologia di rilevamento del movimento consenta all'utente di interagire con il proprio corpo.



Tuttavia, sensazione di immersione fornita dalla realtà virtuale può intrattenere il paziente in modo più efficace e dare al cervello l'illusione che l'ambiente che sta affrontando sia reale. Inoltre, tutti i suoi sensi vengono stimolati simultaneamente quando è immerso nel virtuale.


Indipendentemente da ciò, i risultati dello studio del dottor Putrino sono molto incoraggianti. Se davvero aiuta a ridurre la sensazione di dolore, la realtà virtuale potrebbe farlo sostituire farmaci antidolorifici più costosi e potenzialmente coinvolgenti come gli oppiacei.

Tuttavia, per poter utilizzare la realtà virtuale in modo efficace nell'ambiente ospedaliero, è necessario disporre di cuffie VR mobili e autonome come Oculus Quest. Per una buona ragione, avere cuffie VR per PC con sensori esterni sarebbe troppo costoso, troppo complicato e troppo ingombrante. La futura proliferazione di auricolari autonomi sul mercato potrebbe quindi rendere possibile democratizzare l'uso della realtà virtuale nel settore sanitario ...




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