Samsung acquista Joyent - realtà virtuale su sfondo di cloud computing

Samsung acquista Joyent - realtà virtuale su sfondo di cloud computing

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L'imminente lancio del visore per realtà virtuale di Google, il Daydream, ravviva completamente la concorrenza nel settore della realtà virtuale mobile. Ora si tratterà di differenziare offrendo più contenuti, una grafica migliore e prezzi sempre più accessibili. Questo è senza dubbio il motivo per cui Samsung, leader coreano nel mercato mobile, questo mese ha acquisito Joyent, un'azienda americana specializzata in cloud computing.



Ma poi, mi dirai, qual è la connessione con la realtà virtuale. Se dobbiamo credere al Wall Street Journal, Samsung non intende competere con i giocatori di cloud computing che sono Amazon Web Service, Google Cloud o Microsoft Azure, ma nutrirebbero ambizioni completamente diverse.

Samsung acquista Joyent - realtà virtuale su sfondo di cloud computing

Samsung, cloud computing per contenuti VR migliori

Injong Rhee, direttore della tecnologia mobile dell'azienda coreana, giustifica l'acquisizione di Joyent, con il desiderio di far coincidere la tecnologia del cloud computing con quella della realtà virtuale. In altre parole, Samsung vuole che parte della potenza necessaria per eseguire le app di realtà virtuale venga distribuita in remoto, attraverso il cloud.

Ciò significa che in un futuro relativamente prossimo, il produttore sarà in grado di offrire applicazioni VR più grandi e quindi necessariamente più ricche, garantendo ulteriormente un chiaro vantaggio rispetto ai suoi concorrenti nel settore mobile. Infatti, catturando il know-how di Joyent, Samsung sarà in grado di ottimizzare ulteriormente le prestazioni e la grafica dei suoi contenuti VR, senza spingere i nostri amati smartphone al limite.


Samsung acquista Joyent - realtà virtuale su sfondo di cloud computing


Una nuova era per la realtà virtuale sui dispositivi mobili?

Rimane comunque una domanda. Ora è chiaramente stabilito che i disagi legati all'uso degli auricolari per realtà virtuale (nausea, disagio, vertigini, ecc.) derivano dal "lag" ovvero dallo sfasamento temporale tra i movimenti della nostra testa e il display del dispositivo utilizzato. I loro produttori sono riusciti nel corso degli anni a ridurre al minimo questo fenomeno, ma rappresenterà nuovamente un problema perché l'hosting remoto generalmente pone problemi di istantaneità. Samsung e Joyent dovranno rendere questo fattore una priorità nelle prime fasi della loro collaborazione.


Tuttavia, Samsung ha appena preso una decisione decisiva nella corsa alla realtà virtuale. Resta da vedere come Google, che ha appena introdotto il proprio auricolare, si vendicherà. Inoltre, non sappiamo ancora cosa ci riserverà Apple, che di certo non abbandonerà questo settore alle sue rivali. Ci vorranno sicuramente diversi anni prima che il gigante coreano sviluppi una tecnologia che combini VR e cloud computing, ma questa innovazione porterà senza dubbio la realtà virtuale sui telefoni cellulari in una nuova era.




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