Gunheart - Uno sparatutto in prima persona in VR cooperativo e stravagante nello spirito di Bordelands

Gunheart - Uno sparatutto in prima persona in VR cooperativo e stravagante nello spirito di Bordelands

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Gunheart verrà lanciato questa estate su Oculus Rift e HTC Vive, poi su PlayStation VR un po 'più avanti nel corso dell'anno. È un gioco pensato per tre giocatori, con un'enfasi sulle armi originali, sul combattimento dinamico e soprattutto sulla cooperazione. L'esperienza si preannuncia intensa e frenetica.


Se Drifter Entertainment è un nuovo studio, è composto da sviluppatori esperti. Il team include Ray Davis, ex amministratore delegato di Epic Games, che ha lavorato a Gears of War e Robo Recall, uno dei migliori FPS VR disponibili oggi. Dà anche il benvenuto a Kenneth Scott, direttore artistico che ha lavorato presso id Software e Oculus. Infine, Brian Murphy è un ex designer e direttore creativo di Microsoft.


Gunheart: un gioco con una trama priva di originalità?

Gunheart - Uno sparatutto in prima persona in VR cooperativo e stravagante nello spirito di Bordelands

Purtroppo, se tutte queste belle persone fanno presagire un gioco di ottima qualità, Gunheart sembra a prima vista mancare di originalità. Il nome suona del tutto generico, così come la trama che presenta insetti giganti su un pianeta alieno roccioso, proprio come Farpoint. Sarebbe un peccato se la modalità cooperativa venisse usata qui come una facile via d'uscita per evitare di dover creare personaggi interessanti e una trama complessa.

Per prendere piede nell'effervescente mercato dei videogiochi VR, gli sviluppatori devono creare i loro giochi molto rapidamente prima che gli sviluppi tecnologici rendano le loro produzioni obsolete. In tale contesto, Gunheart sembra essere il risultato di uno sforzo onorevole, ma non sembra abbastanza originale per distinguersi dai giochi tradizionali. Senza la realtà virtuale, questo titolo probabilmente annegherebbe nella massa.



Gunheart: gameplay divertente e stravagante orientato alla cooperazione

In ogni caso, se chiudi gli occhi su questa trama visibilmente obsoleta, il gameplay sembra davvero divertente. Oltre alle armi tradizionali, i giocatori possono equipaggiarsi con una balestra o persino un disco da lancio di fucile. È possibile tenere un'arma in ogni mano o combinare due armi per creare un'arma sopraffatta. La cooperazione strategica sarà al centro dell'attenzione ei giocatori dovranno completarsi a vicenda in modo intelligente per abbattere le orde di nemici. Ad esempio, un giocatore potrà utilizzare un fucile a lunga gittata, mentre un altro potrà optare per il combattimento ravvicinato con un fucile a pompa.


Le Il sistema di teletrasporto di Gunheart permette di posizionarsi direttamente in punti strategici alti per sfruttare un angolo di tiro ottimale, oppure di lanciarsi direttamente in battaglia per tornare subito indietro dopo aver eliminato alcuni avversariS. Lo studio voleva incorporare il teletrasporto come un elemento reale del gameplay, piuttosto che come un vincolo necessario per evitare la cinetosi.

Tra una sessione e l'altra, i giocatori possono incontrarsi in una hall e divertirsi a lanciare palloncini o schizzare schiuma. Questa particolarità conferisce al titolo una dimensione social, come un'applicazione come Altspace, e potrebbe aiutare a sviluppare una comunità unita attorno al gioco. In conclusione, Gunheart sembra essere il culmine della prima ondata di videogiochi in VR, dai successi e dai fallimenti di questi predecessori. Bisognerà però attendere l'uscita del gioco per verificare quanto vale veramente.




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